Don Giovanni Simioni, don Angelo Dalla Torre e don Giuseppe De Zotti
Il 14 dicembre del 1965 don Angelo Dalla Torre, don Giuseppe De Zotti e don Giovanni Simioni vengono riconosciuti Giusti tra le Nazioni.
Don Giovanni Simioni, originario di Ormelle, in provincia di Treviso, studiava durante la guerra a Firenze nel convento di Varlungo, dove nel novembre del 1943 trovarono rifugio 13 donne e bambini ebrei, in fuga dalle persecuzioni nazifasciste.
All’arresto del parroco don Leto Casini, membro di un comitato clandestino di assistenza per gli ebrei assieme al rabbino di Firenze Nathan Cassuto, a don Simioni venne dato il compito di spostare a Treviso gli ebrei nascosti, ormai in pericolo, e di trovare loro una sistemazione sicura.
Questo sarà possibile grazie all’aiuto anche di altri parroci trevigiani, in particolare don Angelo Dalla Torre e don Giuseppe De Zotti, il quale nascose anche nella casa dei genitori a Carpenedo alcuni ebrei, mentre la madre di don Simioni ospitò Stella Schwarzwald, all’epoca incinta.
Grazie al coraggio e al supporto morale e materiale di questi parroci, molti ebrei che altrimenti sarebbero stati inviati nei campi di concentramento poterono salvarsi.
Anche don Leto Casini è stato riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni”.
Fonti
Cerimonia di piantumazione in onore di Giovanni Simioni e Angelo della Torre a Gerusalemmme.
Foto tratta dal sito www.yadvashem.org.