Gino Bellio, Giuditta Drigo ed Elsa Bellio
(Scheda a cura di Irene Nieddu)
Elsa e Gino Bellio Giuditta Drigo
Nella primavera del 1944 a Portogruaro (Venezia), Giuditta Drigo, insieme alla figlia Elsa (nata Poianella) e al marito di Elsa Gino Bellio, salvarono la vita alla famiglia Falck, profughi da Fiume.
La famiglia Falck era composta dal padre Giacomo (chirurgo di professione), la moglie Gisella (nata Reich), il figlio Federico (di 25 anni) e la figlia Renata (di 20 anni).
Il posto dove la famiglia era nascosta era stato ben congeniato dai Bellio: uno spazio sotto le scale che aveva due fori, uno di questi portava ad una stanzetta dietro la cucina (coperto da un mobiletto), l’altro foro portava invece ad un ripostiglio dall’altra parte della casa; ogni volta che un estraneo suonava il campanello, i Falck correvano al loro nascondiglio.
Il figlio di Drigo, Luigi Berti, disertò l’esercito dopo l’8 settembre 1943, quindi anche lui fu costretto a nascondersi per evitare i frequenti rastrellamenti.
All’inizio del 1945 divenne estremamente pericoloso per Drigo ospitare i Falck, poiché da Fiume arrivò a Portogruaro un dirigente fascista di nome Salvi.
Quest’uomo, che guidava una banda di fascisti, iniziò alla ricerca dei Falck, ma sia Giuditta che Elsa negarono le continue accuse, sostenendo che la famiglia se ne era già andata.
Una volta Elsa e Gino dovettero rilasciare addirittura una dichiarazione scritta alla stazione di polizia che confermava la loro versione sul caso dei Falck.
Ovviamente, le affermazioni della famiglia erano una bugia, poiché i Falck erano ancora nascosti nel sottoscala e potevano muoversi solo di notte e solo entro le mura della casa.
Nel gennaio 1945 la famiglia portò i Falck a vivere con dei parenti in una piccola capanna isolata vicino alla laguna nel comune di Concordia Sagittaria.
Tuttavia, poiché le condizioni di vita erano molto difficili, i Falck furono riportati a Portogruaro. La famiglia rimase sotto la protezione di Giuditta Drigo, della figlia e del genero da fine maggio 1944 fino al 25 aprile 1945.
Giuditta, Elsa, e Gino erano consapevoli del pericolo rappresentato dalle loro attività di soccorso, ma consideravano il loro gesto una protesta contro nazisti e fascisti, oltre che la cosa più naturale e umana da fare.
I Falck rimasero nascosti nel sottoscala fino alla liberazione. Dopo la guerra le due famiglie sono rimaste in contatto e il 19 aprile 1998 Yad Vashem ha riconosciuto Giuditta Drigo, Elsa Bellio e Gino Bellio Giusti tra le Nazioni.
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