Gli Spiegel
I numeri 247, 248 e 249 dell’elenco del secondo trasporto di ebrei rifugiatisi a Spalato, datato 24 novembre 1941, corrisponde rispettivamente ai nomi di Olga, Bruno e Felix Spiegel.
Una volta giunti in Italia, furono internati a Valli del Pasubio. Anche agli Spiegel si presentò una vita fatta di privazioni e difficoltà economiche che spinsero Olga, dopo pochi mesi dall’arrivo, il 12 febbraio 1942, a chiedere un aumento del sussidio.
Le risposte erano tutte negative, né servì una seconda lettera del 7 agosto, subito dopo 32 giorni di ricovero di Olga presso l’ospedale di Schio, per ottenere un sussidio adeguato alle necessità e alle spese effettive.
Non solo. Olga Spiegel ricevette per il mese di luglio il normale sussidio che non le spettava essendo stata ricoverata in Ospedale. Il risultato fu che, oltre a non avere risposta alle sue richieste, la Prefettura di Vicenza, a seguito di appositi controlli eseguiti sulla contabilità di Valli del Pasubio da parte del Ministero dell’Interno, recuperò la somma “indebitamente percepita”.
Dopo le tante vicissitudini e grazie soprattutto a don Michele Carlotto, la famiglia Spiegel sopravvisse ai terribili ultimi anni del conflitto e della politica di sterminio. La riconoscenza da parte dei due fratelli e della mamma non è mai venuta meno e lo si riscontra nelle lettere che ogni anno, in particolar modo in occasione delle festività, scrissero a don Michele.
Riportiamo qui le lettere che coprono gli anni immediatamente successivi alla conclusione dei fatti narrati, ossia dal 1946 al 1948.