Alessandro Bastianon e Fausto Cunial
A Possagno furono internati 27 ebrei stranieri. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, gli abitanti del posto li aiutarono a nascondersi. Tra di loro c’erano Alessandro Bastianon (soprannominato “Lelly”), classe 1921, partigiano, e Fausto Cunial, fornaciaio, nato nel 1908. Insieme si occuparono della famiglia Errera di Venezia, nascosti prima a Fietta e poi dallo stesso Cunial, e di 4 ebrei stranieri: i 3 componenti della famiglia Gredinger (i fratelli Kalman e Abraham e la moglie di quest’ultimo Paolina Schilkmann) e Shlomo Rakower.
Sono stati loro a testimoniare che Fausto Cunial li portò, prima in bicicletta e poi con un carro, a San Zenone, non lontano da Possagno, per nasconderli presso la famiglia di Alfonso Gazzola e Pierina Lessio. Paolina, invece, fu ospite presso la famiglia Facco di Onè di Fonte.
Quando Rakover, durante uno spostamento, fu catturato dai fascisti e imprigionato ad Asolo, Cunial intercedette presso il podestà tramite un parente di quest’ultimo, un avvocato amico di Fausto. Riuscì così a liberarlo.
Quando, nel settembre 1944, ci fu un imponente rastrellamento dei tedeschi nella zona, sia Bastianon che Cunial portarono gli ebrei sotto la loro protezione in un luogo sicuro nella foresta fino a quando non passò il pericolo.
Il 26 giugno 1945 Rakover e Gredinger inviarono una lettera da Venezia per ringraziare i loro salvatori. Dopo la guerra, Rakover e sua moglie visitarono Possagno in diverse occasioni, incontrando anche Bastianon e Cunial.
Il 4 agosto 1997, lo Yad Vashem ha riconosciuto Alessandro e Fausto come Giusti tra le nazioni.
Come si evince dalla storia, in provincia di Treviso ci fu una vera e propria rete di soccorritori. Si rimanda alle pagine dedicate ai coniugi Gazzola e Lessio e a monsignor Oddo Stocco.
Fonti:
- Database dello Yad Vashem
- Israel Gutman, Bracha Rivlin, Liliana Picciotto (a cura di), I giusti d’Italia. I non ebrei che salvarono gli ebrei. 1943-1945, Arnoldo Mondadori, Milano 2006, pp. 39-40.
- Fascicolo a cura di Gildo Pellizzari e Antonio Busatto.
Alessandro Bastianon e Fausto Cunial
(foto tratte dal sito dello Yad Vashem)