A Fort Ontario
Franklin D. Roosevelt a Fort Ontario nel 1929
(fonte: http://history1900s.about.com/library/photos/blyfdr91.htm)
Fort Ontario è un forte storico situato presso la città di Oswego in Oswego County, nello stato di New York. Fu uno dei molti forti costruiti dagli inglesi per proteggere l’area attorno alla parte orientale del Lago Ontario.
L’originario Fort Ontario fu costruito nel 1755, durante la guerra francese e indiana (1754–1763). In quel tempo il suo nome era Forte delle Sei Nazioni, ma il forte fu distrutto dalle forze francesi e fu ricostruito nel 1759.
Durante la Rivoluzione Americana, le truppe coloniali distrussero il forte dopo che gli inglesi lo abbandonarono, ma gli inglesi tornarono e tennero la posizione fino a due anni dopo l’accordo di pace.
La Seconda Brigata della U.S. 1st Infantry Division lo chiamarono Fort Ontario, rimanendo lì fino a quando la brigata fu resa inattiva, il 1° giugno 1940.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Fort Ontario diventò un porto sicuro per i 982 rifugiati, dall’agosto del 1944 al febbraio del 1946. Fort Ontario fu il primo e unico tentativo da parte degli Stati Uniti di dare riparo ai rifugiati ebrei durante la guerra. Dopo la fine della guerra i rifugiati furono tenuti ancora nello stato di internati a causa dei disaccordi sul renderli o meno cittadini statunitensi. Solo nel gennaio del 1946 (dopo il discorso alla radio di Truman de dicembre 1945) arrivò la decisione di dare ai rifugiati la cittadinanza e da febbraio gli fu permesso di lasciare Fort Ontario.
Il forte restaurato è aperto al pubblico in quanto sito storico di Stato.
Una vista aerea di Fort Ontario nel 1946
(http://www.geocities.com/lakeforts/Fort_Ontario.html)
Localizzazione di Oswego e di Fort Ontario
L’arrivo e la sistemazione nelle baracche
Arrivati il 3 agosto a New York, passarono la notte sulla nave perché il mattino seguente avrebbe dovuto esserci la disinfestazione e il trattamento. Il giorno dopo ancora l’esercito li portò a Hoboken con due enormi traghetti, ognuno con il nome di un generale, passando attraverso il fiume Hudson.
Rifugiati ebrei in attesa del treno per Oswego – New York, 4 agosto 1944 (AP Photo). Foto tratta da https://timeline.com/
A Hoboken i soldati aiutarono i rifugiati a scendere sulla banchina terminale della vecchia Stazione Delaware, Lackawanna e Western Railroad.
100 poliziotti militari in uniforme da battaglia, con molte giovani Ausiliari Femminili dell’Esercito, si allinearono sull’attenti. 12 ambulanze dell’esercito portarono via i malati e i più vecchi e molte donne in stato d’attesa furono portate sulle auto militari sanitarie. Il resto fu accompagnato in una scura sala d’attesa, vuota di passeggeri.
Dopo l’incontro con la stampa, di notte, i rifugiati presero il treno che puntò verso Syracuse e poi correndo a nord su una diramazione verso Oswego, arrivando al campo, dopo circa 640 km, esattamente alle 7:30 del mattino.
Appena arrivati I rifugiati aspettarono in lunghe file per completare la loro registrazione al Fort Ontario Refugee Center in Oswego.
Come afferma Ruth Gruber:
Erano stati controllati quando furono per la prima volta selezionati in Italia, per tenere fuori giornalisti e spie. Furono selezionati di nuovo ad Aversa, l’insano rifugio. Qualcuno si era ritirato durante la selezione (uno dei motivi per cui eravamo 982 e non mille). Ora li stavano selezionando una terza volta.
Le richieste riguardavano: – Il nome. – La nazionalità – Il paese d’origine. – Il nome della sposa – se c’era. – Il nome dei bambini – se c’erano. – La professione – se ne avevano una. A molti fu chiesto se avevano informazioni di prima mano, foto, documenti che avrebbero potuto aiutare più velocemente l’esercito nella conduzione della guerra. |
Rifugiati a Oswego – Foto tratta da https://historicfortontario.com
Fort Ontario, 5 agosto 1944 – AP Photo
Fort Ontario oggi
Foto tratta da http://www.cs.oswego.edu/
La visita di Eleanor Roosevelt (20 settembre 1944)
Alla sinistra della signora Roosevelt ci sono Elinor Morganthau, moglie del Ministro del Tesoro Henry Morganthau Jr., e la rifugiata Dusanka Grin, 26 anni. |