Ebrei stranieri internati ad Arsiero
- DIAMANTSTEIN Markus, di Abramo e di Belfeld Matla, nato a Sambor (Polonia) l’08.03.1895. Coniugato con Wahl Ester. Apolide (ex cittadino polacco). Residente a Milano nel 1934. Presente a Ferramonti il 29.09.1940 e a Celico (CS) nel dicembre 1941. Giunto ad Arsiero il 5 ottobre 1941 (DbAP: 13.05.1942). Si allontanò dal comune d’internamento l’8 dicembre 1943.
Dopo la guerra si trovava a Vicenza in via Porti, 11 dove si era spostata anche la figlia Fanny (v. Arzignano). Si è spento nel marzo 1967 negli Stati Uniti, ad Atlanta. - WAHL Ester, di Abramo, nata a Tarnobrgez (Polonia) il 27.02.1892. Casalinga. Coniugata con Diamstein Markus. Apolide (ex cittadina polacca). Internata nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Giunta ad Arsiero il 5 ottobre 1941. Si allontana dal comune di internamento il 20 ottobre 1943. Si è spenta il 5 agosto 1973 negli Stati Uniti, ad Atlanta.
- DIAMANTSTEIN Abraham Adolfo, di Markus e di Wahl Ester, nato a Heidelberg (Germania) il 20.03.1920. Di nazionalità tedesca. Giunto nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia il 29 settembre 1940, è trasferito ad Arsiero il 5 ottobre 1941. Si allontana dal comune d’internamento l’8 dicembre 1943. Si è spento il 31 ottobre 2001 ad Atlanta.
- DEUTSCH Riccardo, di Josef e di Glanz Malvine, nato a Debrecen (Ungheria) il 14.11.1918. Coniugato con Diamstein Fanny (v. Arzignano). Tessitore. Di nazionalità tedesca. Internato ad Arsiero. Per motivi disciplinari (commento con frasi disfattiste) nell’aprile 1942 è proposto per il trasferimento in un campo di concentramento. Così il 12 agosto 1942 arriva nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia.
- DIAMANTSTEIN Giuseppe Leone, di Markus e di Wahl Ester, nato a Heidelberg (Germania) il 01.12.1924. Di nazionalità tedesca. Giunto ad Arsiero il 5 ottobre 1941. Si allontana dal comune d’internamento l’8 dicembre 1943. Si è spento il 16 agosto 1998 a Greenville (South Carolina).
- DIAMANTSTEIN Maurizio Ermanno, di Markus e di Wahl Ester, nato a Heidelberg (Germania) il 15.08.1922. Di nazionalità tedesca. Giunto ad Arsiero il 5 ottobre 1941. Si allontana dal comune d’internamento l’8 dicembre 1943. Si è spento il 6 agosto 1995 a Greenville (South Carolina).
- DIAMANTSTEIN Moses, di Markus e di Wahl Ester, anni 19 nel 1941. Trapuntaio. Di nazionalità tedesca. Partito il 2 ottobre 1941 dal campo di Ferramonti di Tarsia, giunto ad Arsiero il 5 ottobre 1941. Negli Arolsen Archives, c’è un Diamantstein Moses, nato ad Heidelberg il 15.08.1922, destinato a partire per gli Stati Uniti (accompagnato da Helene).
- GOLDSTEIN Alfredo, di Filippo e di Eugenia Golduer, nato a Ruzomberz (Serbia) il 12.01.1900. Coniugato con Gottlier Margherita. Vicedirettore delle Assicurazioni Generali di Trieste a Belgrado. Incaricato Delasem. Di nazionalità serba. Giunto ad Arsiero il 13 gennaio 1941 da Belgrado. Si allontana dal comune d’internamento l’8 dicembre 1943. Fuggito in Svizzera.
- GOTTLIEB Margherita (Margita), di Ermanno e di Gisella Klafterich, nata a Utjekar (Utjekac/Uljekac) il 04.07.1903. Coniugata con Goldstein Alfredo. casalinga. Di nazionalità serba. Giunta ad Arsiero il 13 gennaio 1941 da Belgrado. Si allontana dal comune d’internamento l’8 dicembre 1943.
- GOLDSTEIN Tatiana, di Alfredo e di Gottlieb Margherita, nata a Belgrado il 26.07.1930 (27.07.1931). Scolara. Di nazionalità serba. Giunta ad Arsiero il 13 gennaio 1941 da Belgrado. Si allontana dal comune d’internamento l’8 dicembre 1943. Fuggita in Svizzera.
- GOLDSTEIN Giorgio, di Alfredo e di Gottlieb Margherita, nato a Belgrado il 02.02.1933. Scolaro. Di nazionalità serba. Giunto ad Arsiero il 13 gennaio 1941 da Belgrado. Si allontana dal comune d’internamento l’8 dicembre 1943.
- KLEIN Alessandro, di Josef, nato a Eisenstadt il 09.10.1895. Coniugato con Schiller Agnese. Di nazionalità austriaca. Internato con la famiglia nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. A Ferramonti sceglie per l’internamento libero le province di Teramo, Ascoli e Asti. Viene trasferito ad Arsiero il 29 settembre 1941. Evita di essere condotto nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone avendo la moglie malata e in gravidanza. Riesce a fuggire con la famiglia in Svizzera a metà febbraio 1944, grazie all’intervento di Rinaldo Arnaldi, “Giusto tra le Nazioni”. Da un documento presente negli Arolsen Archives, emerge quanto segue: “I miei genitori avevano una gioielleria in città. Dopo aver completato la Volksschule e una scuola media di 4 anni, ho fatto un apprendistato di 3 anni come orologiaio e argentiere. Poi ho frequentato una scuola di business di 2 anni. Prima della guerra ho lavorato come dipendente pubblico e nel tempo libero come artigiano. Durante la guerra sono stato sottufficiale nell’esercito ungherese orientale. Dopo il mio ferimento, sono diventato insegnante e ho insegnato arti e mestieri in una scuola per disabili. Dopo il disarmo nel 1918, ho svolto diverse professioni e per 5 anni ho lavorato anche per un’azienda di trasporti. Mi sono sposato nel 1929 e da quel momento ho lavorato solo come orologiaio e artigiano fino a quando il regime tedesco in Austria non ci ha costretti ad emigrare. Abbiamo tre figli di 18, 10 e 2 anni. Mio figlio maggiore è un grafico che ha frequentato la scuola professionale di Basilea, ma i suoi studi non sono ancora terminati. Quindi devo occuparmi di mia moglie e di tre figli. Siamo rifugiati dal 1938, ma da quattro anni lavoro come artigiano in Svizzera con una capacità di guadagno limitata. Anche qui ho tenuto corsi per la gestione centrale dei campi di lavoro e per l’ORT. A causa delle mie condizioni cardiache, peggiorate con gli orrori del regime nazista, non sono stato temporaneamente in grado di lavorare ed è purtroppo prevedibile che questa condizione si ripeta in futuro, (…) . Attualmente lavoro come collaboratore domestico e come produttore di oggetti rituali ebraici con l’approvazione delle autorità responsabili. Tuttavia, ho l’obbligo di emigrare e in questo senso ho deciso di emigrare con la mia famiglia in Italia, dove abbiamo già trascorso 5 anni del nostro tempo di rifugiati“. Dopo la guerra, nella domanda all’IRO, affermò che avevano lasciato l’Austria nel giugno 1938 a causa delle persecuzioni e che non intendevano tornare in un paese in cui avevano subito delle privazioni e da cui alcuni parenti erano stati deportati. I documenti riportano alcuni dettagli su questo punto: i genitori di Alessandro si uccisero con il veleno quando gli agenti della Gestapo andarono ad arrestarli nel novembre 1938; due delle sorelle, Hilda e Margarit, furono uccise nel 1945 in un campo nazista; nessuno degli altri parenti sopravvisse alla Shoah. Espresse quindi il desiderio di tornare in Italia, considerato che conoscevano anche la lingua. Così il 21 aprile 1948, come dichiarato dalla polizia di Berna all’IRO di Ginevra, i Klein tornarono in Italia. Per quanto riguarda i movimenti della famiglia, si può apprendere che nel giugno 1938 erano a Trieste e tre mesi dopo a Lugano (dove lavorò come impiegato del Joint). Nel settembre 1939 partirono per Cipro con un permesso del Consolato britannico a Trieste, ma quando arrivarono a Cipro gli inglesi non diedero l’autorizzazione per sbarcare. Così tornarono a Trieste dove Alessandro non riuscì a trovare un lavoro. Con gli arresti del giugno 1940 finirono a Casoli e, da dicembre, a Ferramonti. Nell’ottobre del 1941 giunsero ad Arsiero, da dove fuggirono per passare in Svizzera nel febbraio 1944. Lì conobbero diversi campi come quelli di Basilea, di Samaden, Engelberg. Nei campi Alessandro lavorò come istruttore nel settore dell’artigianato. Dal 1946 al giugno 1947 Alessandro lavorò per la Orna Age e la Gaeter & Co. di Basilea. Da giugno ad agosto 1947 erano di nuovo a Milano dove Alessandro lavorò nelle scuole ORT. Tornato a Basilea lavorò ancora per le stesse ditte. Nel febbraio 1948 erano in Italia e per la precisione a Merano, in via Manzoni 25. Alessandro lavorò come istruttore e direttore di scuole ORT e IRO. Nei documenti si dice che non sarebbe potuto tornare in Svizzera perché il governo rifiutava di prolungare il diritto all’asilo.
- SCHILLER Agnese, di Oscar, nata a Vienna il 13.05.1910. Coniugata con Klein Alessandro. Di nazionalità tedesca. Internata con la famiglia nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, passa all’internamento libero ad Arsiero. Evita di essere condotta nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone perché malata e all’ottavo mese di gravidanza. Riesce a fuggire con la famiglia in Svizzera a metà febbraio 1944, grazie all’intervento di Rinaldo Arnaldi, “Giusto tra le Nazioni”. Dai documenti degli Arolsen Archives risulta che a Basilea, il 10.12.1945, nacque Eva Johanna.
- KLEIN Oscar, di Alessandro e di Schiller Agnese, nato a Graz il 05.01.1930. Di nazionalità tedesca. Internato il 29 settembre 1941 con la famiglia ad Arsiero. Evita di essere condotto nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone avendo la madre malata e in gravidanza. Riesce a fuggire con la famiglia in Svizzera a metà febbraio 1944, grazie all’intervento di Rinaldo Arnaldi, “Giusto tra le Nazioni”.
- KLEIN Rosa Marion, di Alessandro e di Schiller Agnese, nata a Niner Nustadt il 08(06).05.1937. Di nazionalità tedesca. Internata il 29 settembre 1941 con la famiglia ad Arsiero. Evita di essere condotta nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone avendo la madre malata e in gravidanza. Riesce a fuggire con la famiglia in Svizzera a metà febbraio 1944, grazie all’intervento di Rinaldo Arnaldi, “Giusto tra le Nazioni”.
- LANDMANN Friedrich Moses, di Jacob e di Goldfarb (Goldfar) Bine, nato a Leżajsk (Polonia) il 02.08.1892. Coniugato con Barbara Eckl. Commerciante. Apolide (ex cittadino tedesco). Domiciliato a Monaco di Baviera. Entrato nel regno d’Italia con passaporto per apolide n° 475/39 rilasciato il 5 luglio 1939 a Monaco di Baviera. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internato nella città libica, prima alla caserma Torelli e poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcato sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotto nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passato all’internamento libero è costretto al domicilio ad Arsiero dove giunge il 25 settembre 1941 assieme alla moglie e al figlio. Arrestato il 16 dicembre 1943 dai carabinieri della Stazione di Arsiero, con la famiglia è recluso nel campo di concentramento di Tonezza del Cimone. Il 30 gennaio 1944 mentre è in procinto di essere condotto al treno verso il campo di sterminio di Auschwitz, a Vicenza viene eccezionalmente rilasciato perché appartenente a «famiglia mista», avendo la moglie dichiarato di essere di razza «ariana». Internato nuovamente ad Arsiero riesce a fuggire in Svizzera a metà febbraio 1944, grazie all’intervento di Rinaldo Arnaldi, “Giusto tra le Nazioni”.
- ECKL Barbara, di Francesco e di Ressnischek Anna, nata a Monaco di Baviera il 06.06.1897. Coniugata con Landmann Friedrich Moses. Apolide «di razza ariana» (ex cittadina tedesca). Entrata nel regno d’Italia con passaporto per apolide n° 476/39 rilasciato il 5 luglio 1939 a Monaco di Baviera. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internata nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcata sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotta nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passata all’internamento libero è costretta al domicilio ad Arsiero dove giunge il 25 settembre 1941 assieme al marito e al figlio. Arrestata il 16 dicembre 1943 dai carabinieri della Stazione di Arsiero, con la famiglia è condotta nel campo di concentramento di Tonezza del Cimone. Il 30 gennaio 1944 mentre è in procinto di essere condotta al treno verso il campo di sterminio di Auschwitz, a Vicenza viene eccezionalmente rilasciata con il marito e il figlio perché «ariana». Internata nuovamente ad Arsiero riesce a fuggire in Svizzera a metà febbraio 1944, grazie all’intervento di Rinaldo Arnaldi, “Giusto tra le Nazioni”.
- LANDMANN Walter Heinz, di Friedrich Moses e di Eckl Barbara, nato a Monaco il 23.01.1927. Scolaro. Apolide (ex cittadino tedesco). Entrato nel regno d’Italia con passaporto per apolide n° 4940 rilasciato il 18 aprile 1940. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internato nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcato sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotto nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passato all’internamento libero è costretto al domicilio ad Arsiero dove giunge il 25 settembre 1941 assieme al padre e alla madre. Arrestato il 16 dicembre 1943 dai carabinieri della Stazione di Arsiero, con la famiglia è recluso nel campo di concentramento di Tonezza del Cimone. Il 30 gennaio 1944 mentre è in procinto di essere condotto al treno verso il campo di sterminio di Auschwitz, a Vicenza viene eccezionalmente rilasciato perché appartenente a «famiglia mista» avendo la madre dichiarato di essere di razza «ariana». Internato nuovamente ad Arsiero riesce a fuggire in Svizzera a metà febbraio 1944, grazie all’intervento di Rinaldo Arnaldi, “Giusto tra le Nazioni”.
Sui Landmann si veda la testimonianza contenuta nel fascicolo “Le porte della memoria” del 2014.
- RIESENFELD Berthold Israel, di Sigfrid e di Fischel Ernestina, nato a Katscher (Slesia) il 14.10.1893. Coniugato con Freund Anna Elena. Orologiaio e meccanico di precisione. Di nazionalità tedesca. Entrato nel regno d’Italia con passaporto n° 472/39 rilasciato l’11 dicembre 1939 a Breslavia. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internato nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcato sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotto nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passato all’internamento libero come luogo presceglie le province di Vicenza, Treviso, Verona. Arriva ad Arsiero dove giunge assieme al figlio e verosimilmente alla moglie il 25 settembre 1941. Arrestato il 16 dicembre 1943 dai carabinieri di Arsiero, viene recluso nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Prelevato dalle SS tedesche il 30 gennaio 1944, è deportato ad Auschwitz. Risulta deceduto in luogo e data ignoti.
- FREUND Anna Elena, di Hermann e Jakobovitz (Jacobwitz) Amalia, nata a Gleiwitz (Germania) il 25.04.1898. Coniugata con Riesenfeld Berthold Israel. Casalinga. Apolide (ex cittadina tedesca). Entrata nel regno d’Italia con passaporto n° 473/39 rilasciato l’11 dicembre 1939 a Breslavia. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internata nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcata sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotta nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passata all’internamento libero come luogo presceglie le province di Vicenza, Treviso, Verona. Arriva ad Arsiero il 25 settembre 1941 con il marito e il figlio Arrestata il 16 dicembre 1943 da italiani. Detenuta a Tonezza del Cimone il 30 gennaio 1944 è deportata ad Auschwitz. Deceduta in luogo e data ignoti.
- RIESENFELD Hans, di Berthold e di Freund Anna Elena, nato a Breslavia (Polonia) il 21.04.1923. Studente. Di nazionalità tedesca. Entrato nel regno d’Italia con passaporto n ° 499/39 rilasciato il 30 dicembre 1939 a Breslavia. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internato nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcato sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale, arriva nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Arriva ad Arsiero dove giunge assieme al padre e verosimilmente alla madre il 25 settembre 1941. Arrestato il 16 dicembre 1943 dai carabinieri della Stazione di Arsiero, viene recluso nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Prelevato dalle SS tedesche il 30 gennaio 1944, è deportato ad Auschwitz. Risulta deceduto in luogo ignoto dopo il gennaio 1945.
- RIMALOWER Josef, di Abraham, nato a Tarnopol (Polonia) il 18(19).09.1883. Coniugato con Sternberg Natalia. Negoziante. Apolide (ex cittadino tedesco). Domiciliato a Lipsia. Munito di passaporto per apolide n° 20 R/39 rilasciato il 26 giugno 1939 a Lipsia. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internato nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcato sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale, arriva nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passato all’internamento libero è costretto al domicilio ad Arsiero dove giunge assieme alla moglie il 29 settembre 1941. Fuggito in Svizzera.
- STERNBERG Natalia (Lilli), di Haskal e di Habe Lessie, nata a Yassi (Yasay) il 10.06.1888. Coniugata con Rimalower Josef. Casalinga. Apolide (ex cittadina polacca). Munita di passaporto n° 3074 rilasciato a Lipsia il 10 agosto 1938. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internata nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcata sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale, arriva nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Giunta ad Arsiero il 29 settembre 1941. Allontanata arbitrariamente dal comune di internamento il 20 ottobre 1943. Fuggita in Svizzera.
- SCHATZ Jakub, di Mosè e Kersoler Frida, nato a Leopoli il 20.11.1875. Vedovo di Goldenberg Jeannette. Sarto. Apolide (ex cittadino polacco). Entrato nel regno d’Italia assieme al figlio Harry (vedi Cismon del Grappa), il 20 marzo 1938 con passaporto n° 26497 rilasciato il 28 febbraio 1938 a Berlino, il 6 dicembre 1938 è dimorante a Genova. L’11 marzo 1941 risulta internato nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Costretto al domicilio ad Arsiero, è arrestato il 10 dicembre 1943 da italiani. Detenuto nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Prelevato dalle SS tedesche il 30 gennaio 1944, è deportato ad Auschwitz. Ucciso all’arrivo ad Auschwitz il 6 febbraio 1944.
- STABHOLZ Manasse, di Chaim e di Herzerberg Frieda, nato a Varsavia il 10.09.1879. Coniugato con Jostowitz Klara. Commerciante. Apolide (ex cittadino polacco). Domiciliato a Francoforte sul Meno. L’11 marzo 1941 risulta internato nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passato all’internamento libero, giunge ad Arsiero il 5 ottobre 1941 assieme alla moglie. Arrestato il 16 dicembre 1943 dai carabinieri della Stazione di Arsiero. Detenuto nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Prelevato dalle SS tedesche il 30 gennaio 1944, è deportato ad Auschwitz dove viene ucciso all’arrivo il 6 febbraio 1944.
- JOSTOWITZ Klara, di Mayr e di Brandl Wermann, nata a Lodz il 06.05.1886. Coniugata con Stabholz Manasse. Casalinga. Di nazionalità polacca. Domiciliata a Francoforte sul Meno. Internata prima a Ferramonti, giunge ad Arsiero il 5 ottobre 1941. Viene arrestata il 16 dicembre 1943 dai carabinieri di Arsiero. Detenuta al teatro Eretenio di Vicenza, il 30 gennaio 1944 è prelevata dalle SS tedesche e deportata ad Auschwitz. Non è sopravvissuta.
- WEISS Elsa, di Leopoldo e di Gomsberg (Gusberger) Regina, nata a Brčko (Bosnia) il 21.10.1902. Coniugata con Spitzer Marco. Di nazionalità jugoslava. Sorella di Weiss Oscar. Si allontana dal comune di internamento il 20 ottobre 1943.
- SPITZER Anny, di Marco e di Weiss Elsa, nata a Velika Kopanika (Croazia) il 04.11.1928. Di nazionalità jugoslava. Internata ad Arsiero, si allontanata il 20.10.1943. Fuggita in Svizzera.
- WEISS Oscar, di Leopoldo e di Gusberger Regina, nato a Brčko (Bosnia) il 07.10.1907. Coniugato con Spitzer Judith. Sarto. Di nazionalità jugoslava. Giunto ad Arsiero il 21 ottobre 1941. Si allontana dal comune di internamento il 20 ottobre 1943. Fuggito in Svizzera. Oscar lavorò per la ORT dal novembre 1945 con un compenso di 750 franchi svizzeri al mese. I nomi di Oscar e Judith (all’epoca residenti in rue de Mole 8 a Ginevra) sono presenti su un documento dell’IRO del giugno 1951 relativo alle persone partite per Montreal in Canada. Muniti di passaporto rilasciato a Berna, salirono sulla nave Volendam partita il 13 giugno dal porto di Rotterdam. Per loro garantivano Otto e Johanna Barkowski di Francoforte ed Henry Barkowski, residente a New York. Si vedano i documenti degli Arolsen Archives.
- SPITZER Judith, di Adolfo, nata a Vinckovci (Croazia) il 31.05.1907 (31.05.1895). Coniugata con Weiss Oscar. Sarta. Di nazionalità jugoslava. Internata ad Arsiero, si allontana il 20 ottobre 1943. Fuggita in Svizzera.
DATI
- Internati totali: 30
- Maschi: 18
- Femmine: 12
- Nuclei familiari: 8
- Persone sole: 1
- Minorenni al 1943: 7
- Deportati: 6
- Sopravvissuti: 24
- Nazionalità: 12 tedeschi (di cui 1 di origine ungherese, 2 di origini polacche), 8 jugoslavi, 6 polacchi, 4 austriaci.