Ebrei stranieri internati in provincia di Vicenza
Il 27 aprile 1943, in risposta ad una richiesta del Ministero dell’Interno del 22 (circolare n° 448/301356), la Prefettura di Vicenza inviò, in allegato, l’”elenco numerico internati civili stranieri distinti per nazionalità, razza e sesso“. Si tratta di un totale di 551 persone, di cui 228 donne e 323 uomini. Gli ariani erano 10 (6 inglesi – 4 uomini e 2 donne, 3 jugoslave, 1 americano), gli ebrei 541. Tre “ariane”, originarie della ex Jugoslavia, sono inserite nell’elenco perché mogli di ebrei e i loro nomi compaiono nelle pagine dedicate ai singoli comuni (1 a Lonigo e 2 a Malo). Per quanto riguarda la nazionalità 208 erano gli ex jugoslavi (124 maschi, 84 femmine), mentre 115 erano indicati come croati (58 maschi, 57 femmine), 134 erano i tedeschi (84 maschi, 50 femmine), 84 i polacchi (52 maschi, 32 femmine).
Composizione del gruppo
Nelle pagine interne di questa sezione sono riportati i nomi di 615 internati (comprese le tre “ariane” jugoslave) ai quali vanno aggiunti 5 ebrei che non furono internati: 2 ebrei che avevano perso la cittadinanza italiana (Buchsbaum e Czopp), 2 coniugi italiani residenti a Vicenza (Guido Orvieto e Angelina Caivano) e un altro italiano (Ettore Graziani).
Dei 615 ebrei, 351 erano maschi e 264 femmine. I nuclei familiari erano 162 (per un totale di 524 persone), mentre gli internati soli erano 90. I minorenni al 1943 (momento della fuga) erano 93 (95 con altri due ebrei di cui non ci sono dati precisi). Bisogna considerare che diversi internati furono poi trasferiti in altri comuni o in campi di concentramento come quello di Ferramonti. Non stupisce, quindi, che nel 1943 risultassero meno ebrei dei 615 qui presentati.
Nazionalità
Per quanto riguarda la nazionalità, la situazione dei 620 ebrei era la seguente:
- 352 jugoslavi (di cui 10 di origine ungherese, 7 nate in Italia, 2 nati a Fiume, 7 nati in Austria, 2 nati in Lettonia, 1 nata in Rep. Ceca, 1 nato in Polonia, 1 di origini tedesche, 1 sposata con un tedesco, 1 di origini slovacche);
- 96 polacchi (di cui 6 nati in Germania, 3 nati a Vienna, 2 sposate con un austriaco, 2 nati in Italia, 1 di origini ceche, 1 nato in Jugoslavia, 3 indicati come jugoslavi; 1 non internato);
- 83 austriaci (di cui 8 sposate con uno jugoslavo, 2 sposate con un tedesco, 2 sposate con polacchi, 1 sposata con un ceco, 1 sposata con un romeno, 1 di origini polacche, 1 di origini jugoslave, 1 figlia di una cecoslovacca);
- 48 tedeschi (di cui 10 di origini polacche, 1 sposata con un austriaco, 1 sposata con uno jugoslavo, 1 nata in Austria, 1 di origine ungherese, 2 di origini ceche);
- 9 cecoslovacchi (di cui 1 sposata con un polacco, 2 indicati come tedeschi; 1 non internato);
- 9 romeni (di cui 1 sposata con un polacco, 1 sposata con uno jugoslavo, 1 nato in Germania);
- 7 ungheresi (di cui 1 sposata con uno austriaco e 1 sposata con uno jugoslavo);
- 5 greci;
- 4 ex italiani diventati apolidi (1 di origini jugoslave, 1 di origini polacche, 1 di origini ceche, 1 di origini ungheresi);
- 3 italiani (non internati);
- 2 senza dati;
- 1 svizzera (sposata con un polacco);
- 1 bulgara (sposata con uno jugoslavo).
Comuni di internamento
I comuni di internamento furono 28. Ai 26 a cui sono state dedicate delle apposite sezioni, vanno aggiunti i comuni di Crespadoro e Rosà dove alcuni ebrei (rispettivamente 7 e 4) rimasero per breve tempo. Qui si propone la seguente suddivisione, sempre tenendo conto che diversi ebrei si spostarono in altri comuni:
- Lonigo: 61
- Canove di Roana: 52
- Enego: 51
- Malo: 49
- Camisano Vicentino: 33
- Posina: 33
- Arsiero: 30
- Marostica: 30
- Sandrigo: 28
- Arzignano: 27
- Valli del Pasubio: 26
- Lusiana: 24
- Breganze: 22
- Montecchio Maggiore: 22
- Sossano: 20
- San Nazario: 18
- Caltrano: 15
- Noventa Vicentina: 15
- Lastebasse: 14
- Albettone: 11
- Montebello Vicentino: 9
- Vicenza: 9
- Brendola: 6
- Cismon del Grappa: 5
- Barbarano Vicentino: 4
- Bassano del Grappa: 1
Deportati
Sul totale di 620 ebrei (615 internati e 5 non internati) i deportati furono 54 (l’8,7%): 50 ad Auschwitz, 2 a Dachau e 2 detenuti a Bolzano. Inoltre bisogna considerare i 4 ebrei uccisi in Italia (3 alle Fosse Ardeatine e 1 ucciso dai fascisti) e i 5 morti a causa di malattie durante l’internamento. La percentuale degli ebrei deceduti è del 9,35% (esclusi quindi gli ebrei deportati ma sopravvissuti). Dodici furono gli ebrei arrestati tra il 1943 e il 1944 ma non deportati.
Da Barbarano Vicentino fu deportato il 100% degli internati, da Albettone l’82%, da Sossano il 50%, da Arsiero il 20%, da Camisano il 15%, da Lusiana il 12,5%,da Roana il 7,69%, da Novena Vicentina il 6,66%, da Lonigo il 6,55%, da Montecchio Maggiore il 4,54% e da Malo il 4,1%.
I sopravvissuti furono 562 (di cui 2 deportati tornati da Auschwitz, 2 deportati liberati a Dachau e 1 liberato dal campo di Bolzano), ossia il 90,64%.
Biografie dei singoli ebrei stranieri internati, suddivisi per comune
Note sui casi dubbi
Elenco degli ebrei stranieri internati suddivisi per comune
LEGENDA delle SIGLE presenti negli elenchi e relativi totali
Sigla Spiegazione Numero CD casi dubbi 2 MI morti durante l’internamento 5 UFA uccisi alle Fosse Ardeatine 3 UI ucciso in Italia 1 AND arrestati, ma non deportati 8 ATND arrestati, condotti a Tonezza, ma non deportati 4 DTAD deportati da Tonezza ad Auschwitz e deceduti 40 DFAD deportati da Fossoli ad Auschwitz e deceduti 6 DFAS deportati da Fossoli ad Auschwitz e sopravvissuti 2 DFDS deportati da Fossoli a Dachau e sopravvissuti 2 DSSD deportato da San Sabba (Trieste) e deceduto 1 ATBD arrestato, condotto a Tonezza, poi a Bolzano e deceduto 1 DBS detenuto a Bolzano e sopravvissuto 1